Tobia,il bambino che non voleva camminare.
Tobia era un bambino di circa nove anni,piuttosto grassottello e molto pigro,che stranamente fin dalla nascita si rifiutava di camminare pur non avendo nessun problema effettivamente riscontrato per cui non potesse svolgere attività motorie.Tobia passava le sue giornate nella sua cameretta,sul suo lettino e,quando doveva spostarsi lo faceva con la sua inseparabile sedia a rotelle.I suoi genitori avevano cercato in tutti i modi di spronarlo a camminare, senza pero' ottenere alcun risultato.Nemmeno i migliori dottori erano riusciti a capire quale fosse realmente il motivo della sua invalidità.Nel paese in cui viveva,immerso tra le colline della bellissima Romagna,tutti avevamo cercato di invogliarli a fare qualche passo,anche i suoi compagni di scuola,ma il risultato era sempre lo stesso,Tobia non voleva proprio camminare.Il giorno del nono compleanno di Tobia i suoi amici Serena e Lorenzo,fratelli gemelli , mentre uscivamo da scuola trovarono un tenerissimo gattino molto piccolo,di colore grigio con delle macchiette scure e degli occhi di colore verde chiaro. probabilmente, allontanatosi dalla mamma che miagolava a singhiozzo;i due bambini di comune accordo decisero che quello sarebbe stato il regalo per il loro compagno.Arrotolarono il piccolo micetto in un cappottino e si diressero a casa per preparare la sorpresa.Costruirono una piccola cuccia con del cartone colorato dopo aver pulito il gattino e avergli dato un po'di cibo,anche se di smettere di miagolare non aveva nessuna intenzione...............continua.
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Ignaro della sorpresa che i due amici del cuore stavano programmando per lui,Tobia,anche con toni sgarbati dava ordini ai genitori su come sistemare i palloncini nel giardino e sulla scelta della musica,anche se il cielo era minacciato da grosse nubi nere.Infatti verso le diciassette del pomeriggio proprio quando doveva iniziare la festa comincio' a piovere a dirotto,tanto che solo qualche bambino giunse per i festeggiamenti.Tobia comincio' a piangere a dirottoe,fu proprio in quel momento che Serena e Lorenzo decisero di dargli il tanto atteso regalo.La scatola era di colore rosso ed oltre ad un bellissimo fiocco blu,presentava su di un lato dei fori.Calmatosi Tobia prese il pacco ed inizio' a scartare fino al momento in cui,sotto lo sguardo sbalordito di tutti i presenti,vide il visino delizioso del gattino,rimase a guardarlo per diversi secondi senza nemmeno dire una parola.Tobia non aveva mai ricevuto un regalo simile e nemmeno mai i genitori avrebbero preso un animale in casa.E' amore a prima vista,il gattino si lancia sulle gambe di Tobia e comincia a fargli le fusa mentre sul viso del festeggiato tornava il sorriso.Nonostante il parere contrario dei genitori Tobia decide ditenerlo ma bisognava trovargli subito un nome,e,visto che era un maschietto e dopo diversi pareri,il tenerissimo micetto venne denominato Nuvola,proprio perché arrivato con la pioggia,fu il compleanno piu'bello di Tobia,finalmente aveva qualcuno in casa con lui che gli facesse compagnia...............................
Ogni giorno che passava Tobia inventava nuovi giochi per il suo amico ed inseparabile Nuvola,lo spazzolava,gli preparava la ciotola per il cibo e se lo teneva sulle gambe per ore.Spesso il gattino lo spingeva ad alzarsi per farsi rincorrere ma Tobia naturalmente rimaneva puntualmente al suo posto.La notte prima di addormentarsi Tobia cantava una ninna nanna al micetto il quale,dopo varie fusa e morsichetti si addormentava come un neonato.I due erano inseparabili,anche Serena e Lorenzo spesso passavano le ore a giocare con Nuvola e Tobia.Addirittura decisero di imparare il gatto a parlare,un'impresa davvero impossibile,ma comunque ci provavano.I genitori di Tobia avevano imparato ad apprezzare l'animaletto poiché vedevano il loro figlioletto molto felice.L'amore che legava i due era indiscutibile,l'uno viveva per l'altro fino a quando.............
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Un giorno Tobia decide di andare a casa di un compagno di scuola per giocare con la playstation,non poteva pero'portare con se il suo amico e fedelissimo Nuvola poiché ,Fabio,questo era il nome del compagno,era allergico al pelo del gatto e soffriva di una grave forma di asma.Una volta preparatosi,Tobia usci'di casa con la carrozzella aiutandosi con le braccia, come era suo solito fare,salutando il suo amato gattino,il quale ,scodinzolava inquieto,poiché non era abituato a rimanere solo in casa.Come Tobia chiuse la porta ,Nuvola comincio'a miagolare fortissimo,grattando sulle pareti dell'ingresso,era disperato,voleva il suo padroncino.Dopo qualche ora smise di miagolare e cerco'una via di uscita verso le finestre della sala che affacciavano sulla strada cercando in tutti i modi di aprirle.Nel frattempo Tobia stufo di giocare saluto'il compagno e riprese la via del ritorno.Le due case erano distanti circa cento metri ed erano fiancheggiate da una stradina asfaltata anche se poco trafficata,per raggiungere casa Tobia doveva attraversarla.Nel frattempo Nuvola con le zampine..............
Nel frattempo Nuvola con le zampine era riuscito ad aprire un anta di una delle finestre che Tobia forse per distrazione non aveva chiuso bene.Seguendo l'odore del padroncino come fosse un cane da tartufo,pian piano si allontano'dall'abitazione e si diresse lungo la strada .Ormai giunta l'ora di tornare dal lavoro,anche i genitori di Tobia si avviarono verso casa,preoccupati di aver lasciato il loro figliolo solo con il gattino.Dall'altra parte della strada di casa,Tobia pian piano un po'a fatica,con la sua carrozzella si dirigeva lungo il marciapiedi quando improvvisamente vide da lontano,nel mezzo della via un piccolo gattino,che sembrava essere proprio Nuvola.Allo stesso tempo un auto a gran velocità giungeva da lontano,Tobia la vide e grido'ad alta voce al suo micetto di allontanarsi.A nulla valsero i tentativi del bambino che quando vide la macchina avvicinarsi a nuvola fece un ulteriore grido di paura,in un istante la sua vista si oscuri'e non riusciva a respirare,forse l'auto aveva investito Nuvola.Giungevano intanto anche i suoi genitori che quando videro Tobia scesero dall'auto ignari dell'accaduto e rimasero senza parole scoppiando in lacrime.Anche Nuvola ricomparve,l'auto l'aveva solo sfiorato e pian piano era giunto dal padroncino.Fu in quel momento che rivedendolo Tobia si accorse che in realtà non era piu'seduto sulla sua sedia a rotelle ma era in piedi sulle sue gambe,si' l'amore grandissimo per il suo amico gli aveva dato il coraggio e la forza di alzarsi,ora era finalmente in grado di camminare.Strinse forte a se Nuvola e piangendo di gioia si spinse tra le braccia dei genitori,il miracolo era avvenuto........fine della favola.
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